Per più di quattro millenni, le tombe eterne dei faraoni della IV dinastia a Giza e la stessa Sfinge hanno colpito l’immaginazione dei pellegrini, dei conquistatori e degli avventurieri. Si è molto speculato, e lo si continua a fare ancora oggi, sulla natura delle piramidi e non passa anno senza che i mass media tornino a riproporre il "mistero delle piramidi": le pubblicazioni si moltiplicano, i programmi televisivi sono molto seguiti, gli sceneggiatori cinematografici vi attingono a piene mani. Si è parlato di coincidenze inquietanti, di segnali lasciati da qualche civiltà "aliena", di un posizionamento che stupisce. E anche la Sfinge avrebbe qualcosa da dire. Come scrisse, però, Amelia Edwards, alla quale si deve la nascita della Fondazione per l’esplorazione dell’Egitto: ‘‘Sono le tombe più grandi del mondo ... e nient’altro".